Perché ?
Il marketing religioso si sta facendo sempre più pervasivo, anche in Svizzera.
- In tutto il mondo, aumenta l’ingerenza di Chiese ed altri gruppi religiosi nel pubblico e sociale. Pure nel nostro paese queste sfere si mobilitano per far valere il loro peso sull’agenda politica e legislativa, ad esempio tramite nuove istituzioni quali il “Consiglio delle Religioni”.
- Invece di abolire i privilegi delle Chiese ufficiali, si caldeggia il riconoscimento di altre religioni.
- Invece di chiudere le facoltà di teologia esistenti si mira a crearne delle nuove.
- Invece di eliminare le ricorrenze cristiane v’è chi propone di introdurre nel calendario pubblico le festività islamiche.
- L’integrazione rischia di concentrarsi sulla religione, nonostante i tanti immigrati non credenti.
- Nel dibattito pubblico, il clero e specie i rappresentanti delle chiese cristiane, reclamano a sé l’autorità esclusiva per le questioni morali ed etiche.
- Esponenti della classe politica si piegano a dettami religiosi, ora indossando il velo (consigliera federale Clamy-Rey), ora baciando la mano a vescovi (consigliera nazionale Simoneschi-Cortesi). Oppure invocando “la nostra fede comune” (Merz), e delegando attività sociali ad organismi pastorali e simili (esercito della salvezza).
L’acuirsi delle tensioni mondiali dimostra che le religioni stesse contribuiscono in misura notevole ai problemi che pretendono di voler risolvere.
E’ ora di dire basta!
- Respingiamo la pretesa delle Chiese di essere le uniche depositarie di verità e valori universali e promuoviamo un atteggiamento più disteso di fronte alla domanda se Dio c’è o meno. Incoraggiamo le persone a liberarsi dall’abbraccio del dogmatismo religioso con le sue promesse di vita eterna e di godersi appieno l’esistenza terrena.
- Siamo convinti che la felicità passa anche attraverso le buone azioni.
- Chiediamo la separazione fra stato e religione/chiesa, premessa essenziale per una convivenza democratica e pacifica delle persone.
- Rispettiamo la libertà di culto di tutti, purché esercitata nel privato ed entro i limiti imposti dalla Costituzione.
- Difendiamo la libertà d’opinione e d’espressione quale base irrinuciabile del discorso democratico.
1 Comment
1. Es gibt wahrscheinlich ke&hellip | febbraio 16th, 2009 at %H:%M
[…] Warum religiöse Abrüstung? […]
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